Opera prima dello sceneggiatore
Alan Bell, il film è del 2007 ed è stato presentato al Toronto Film Festival,
in Italia è arrivato nel 2009. È un racconto forte dal retrogusto amarognolo,
parla di una ragazzina di 13 anni che viene iniziata al sesso ma non nel modo
giusto. Il film ci impone una riflessione molto importante, quale il tema del
sesso per gli adolescenti. Il tema è visto non solo nella loro ottica ma anche
nell’ottica degli adulti che cercano di educare i propri figli seguendo i
valori della loro cultura. Infatti il sesso è visto in modi diversi per credi
religiosi, filosofie di vita, educazione impartita in un certo modo e che prima
o poi nell’adolescenza vengono messe in discussione perché si è alla ricerca di
sé stessi. Ed è proprio questo quello che cerca di fare Jasira.
Jasira (interpretata da una
bravissima Summer Bishil) cerca di capire chi è lei, cosa significhi per lei il
sesso e soprattutto cosa si aspettano gli altri da lei. Vive un rapporto
conflittuale con il sesso perché, vivendo con un padre fortemente religioso che
non la incita in alcun modo alle relazioni con il mondo esterno, la sua voglia
di libertà e la sua curiosità la spingono a vivere situazioni forti. Non avendo
una figura di riferimento si sente smarrita per ciò che sento dentro e solo la
sua vicina di casa Melina (interpretata da Toni Colette) sembra capirla nel
modo giusto. Però come si può vivere bene una crisi esistenziale come quella
adolescenziale con il sesso sempre sbattuto in faccia, che rende già complicato
il tutto per noi adulti, figuriamoci a dei ragazzini che non sanno nemmeno come
funzioni e tanto meno cosa significhi.
Credo che sia proprio questa la
domanda che il film ci pone. In una società che ci pone costantemente la forza
del sesso e di come si debba viverlo senza pudore, il paradosso è dietro
l’angolo. Sono messaggi subliminali in cui è facile perdersi anche da adulti e
ciò lo dimostra soprattutto il signor Vuoso (interpretato da Aaron Eckhart),
che approfitta delle ripercussioni emotive di Jasira abusando sessualmente di
lei. Allora qual è la via giusta? Come si può insegnare ad un adolescente che
il sesso ha un suo peso se anche gli adulti lo temono e non sanno mettere da
parte il pudore? Io credo che la risposta stia come la persona viva il sesso.
Se lo vive in modo sereno, non conflittuale e naturale non lo vedrà come un
qualcosa di negativo. I valori giocano un ruolo importante perché loro ci fanno
vivere il sesso in un certo modo perché ci fanno aspettare il matrimonio per
vivere la prima volta oppure ce lo fanno vivere come un gioco, come un semplice
bisogno naturale da soddisfare. Il sesso è personale e capirlo al meglio ci può
solo aiutare a vivere meglio.
La trama: Jasira è figlia di
madre irlandese e padre libanese, la storia si svolge durante la guerra del
Golfo. I genitori sono divorziati e quando la madre scopre che Jasira si stava
radendo il pube con l’aiuto del suo compagno decide di mandarla dal padre. Il padre
di Jasira, Rifat Maroun, è un uomo religioso e molto rigido, non è aperto in
alcun modo verso gli altri. Jasira si ritrova da sola a vivere la sua
adolescenza e a vivere il sesso, che ormai è diventato un punto fisso nella sua
vita. Tutto inizia quando, facendo da baby sitter per Zack Vuoro, sfoglia
casualmente una rivista semi pornografica del padre di Zack e ha un orgasmo. La
ragazzina viene beccata dal signor Vuoro che in un primo tempo la caccia ma
dopo le dà una sua rivista dietro sua richiesta. Nel frattempo Jasira frequenta
un suo compagno di scuola che le chiede dei rapporti sessuali. Jasira in un
primo momento declina fino a quando non perde la verginità con il signor Vuoro.
Il signor Vuoro, una sera, recatosi a casa di Jasira e trovandola da sola, le
pratica petting contro la volontà di Jasira stessa e in modo talmente forte che
le provoca la rottura dell’imene. Spaventato l’uomo scappa, e per Jasira
comincerà un circolo vizioso e perverso in cui sarà difficile capirne i
contorni e se sia giusto o sbagliato.
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