17 novembre 2013

Niente velo per Jasira – Le ripercussioni del sesso


Opera prima dello sceneggiatore Alan Bell, il film è del 2007 ed è stato presentato al Toronto Film Festival, in Italia è arrivato nel 2009. È un racconto forte dal retrogusto amarognolo, parla di una ragazzina di 13 anni che viene iniziata al sesso ma non nel modo giusto. Il film ci impone una riflessione molto importante, quale il tema del sesso per gli adolescenti. Il tema è visto non solo nella loro ottica ma anche nell’ottica degli adulti che cercano di educare i propri figli seguendo i valori della loro cultura. Infatti il sesso è visto in modi diversi per credi religiosi, filosofie di vita, educazione impartita in un certo modo e che prima o poi nell’adolescenza vengono messe in discussione perché si è alla ricerca di sé stessi. Ed è proprio questo quello che cerca di fare Jasira.

Jasira (interpretata da una bravissima Summer Bishil) cerca di capire chi è lei, cosa significhi per lei il sesso e soprattutto cosa si aspettano gli altri da lei. Vive un rapporto conflittuale con il sesso perché, vivendo con un padre fortemente religioso che non la incita in alcun modo alle relazioni con il mondo esterno, la sua voglia di libertà e la sua curiosità la spingono a vivere situazioni forti. Non avendo una figura di riferimento si sente smarrita per ciò che sento dentro e solo la sua vicina di casa Melina (interpretata da Toni Colette) sembra capirla nel modo giusto. Però come si può vivere bene una crisi esistenziale come quella adolescenziale con il sesso sempre sbattuto in faccia, che rende già complicato il tutto per noi adulti, figuriamoci a dei ragazzini che non sanno nemmeno come funzioni e tanto meno cosa significhi.

Credo che sia proprio questa la domanda che il film ci pone. In una società che ci pone costantemente la forza del sesso e di come si debba viverlo senza pudore, il paradosso è dietro l’angolo. Sono messaggi subliminali in cui è facile perdersi anche da adulti e ciò lo dimostra soprattutto il signor Vuoso (interpretato da Aaron Eckhart), che approfitta delle ripercussioni emotive di Jasira abusando sessualmente di lei. Allora qual è la via giusta? Come si può insegnare ad un adolescente che il sesso ha un suo peso se anche gli adulti lo temono e non sanno mettere da parte il pudore? Io credo che la risposta stia come la persona viva il sesso. Se lo vive in modo sereno, non conflittuale e naturale non lo vedrà come un qualcosa di negativo. I valori giocano un ruolo importante perché loro ci fanno vivere il sesso in un certo modo perché ci fanno aspettare il matrimonio per vivere la prima volta oppure ce lo fanno vivere come un gioco, come un semplice bisogno naturale da soddisfare. Il sesso è personale e capirlo al meglio ci può solo aiutare a vivere meglio.

La trama: Jasira è figlia di madre irlandese e padre libanese, la storia si svolge durante la guerra del Golfo. I genitori sono divorziati e quando la madre scopre che Jasira si stava radendo il pube con l’aiuto del suo compagno decide di mandarla dal padre. Il padre di Jasira, Rifat Maroun, è un uomo religioso e molto rigido, non è aperto in alcun modo verso gli altri. Jasira si ritrova da sola a vivere la sua adolescenza e a vivere il sesso, che ormai è diventato un punto fisso nella sua vita. Tutto inizia quando, facendo da baby sitter per Zack Vuoro, sfoglia casualmente una rivista semi pornografica del padre di Zack e ha un orgasmo. La ragazzina viene beccata dal signor Vuoro che in un primo tempo la caccia ma dopo le dà una sua rivista dietro sua richiesta. Nel frattempo Jasira frequenta un suo compagno di scuola che le chiede dei rapporti sessuali. Jasira in un primo momento declina fino a quando non perde la verginità con il signor Vuoro. Il signor Vuoro, una sera, recatosi a casa di Jasira e trovandola da sola, le pratica petting contro la volontà di Jasira stessa e in modo talmente forte che le provoca la rottura dell’imene. Spaventato l’uomo scappa, e per Jasira comincerà un circolo vizioso e perverso in cui sarà difficile capirne i contorni e se sia giusto o sbagliato.

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