7 novembre 2013

DOGMA – DI KEVIN SMITH

“… Secondo me è meglio avere delle idee. Insomma puoi cambiare un’idea, ma cambiare un credo è tosta. La gente muore per un credo, uccide per un credo … ”

Questo film del 1999 (credo che sia stato uno degli ultimi film venduto in vhs!) è molto particolare, ogni cosa va presa a sé. In questo film si parla del senso della religione cattolica ma vista in un’ottica veramente critica e anche molto sensibile. Nonostante ci siano parti divertenti e spesso deliranti, la tematica è centrata ed è trattata con grande maestria. “Dogma” non è un film per tutti, purtroppo c’è da dire questo. Il film è stato piuttosto criticato alla sua uscita, infatti molti hanno anche chiesto non
solo che venisse censurato ma che non fosse proiettato proprio.

E’ una questione di sensibilità perché la religione rientra tra quegli aspetti più intimi di una persona, toccando il suo cuore, la sua morale e la sua etica. Quanto è importante un credo? E’ proprio questa la domanda che si pone il regista e scrittore del film, Kevin Smith. Il credo è sempre stato un punto cruciale per un uomo. Quante guerre, stragi, spargimenti di sangue sono stati (e continuano ad essere fatti) per un credo?
Marx diceva che la religione è l’oppio dei popoli: in parte è vero, e sapete perché? Perché la religione smuove le masse colpendo al cuore e nell’anima della gente. Non voglio criticare chi è credente ma a volte la religione viene usata per giustificare cose che nemmeno sono tematiche religiose, per spiegare usi, costumi, il folklore di un popolo … a volte la religione diventa uno strumento, una soluzione per giustificarsi, semplicemente per avere ragione.
A Kevin Smith piace avere tra i suoi attori gli amici, infatti vi è una sincronia unica nella recitazione. Ritroviamo Ben Affleck e Matt Damon che hanno una sintonia veramente ottima perché hanno saputo riportare sullo schermo il loro rapporto d’amicizia nel rapporto tra i due amici angeli.

Consiglio di guardare il film perché guardare attraverso occhi critici qualcosa che ci tocca dentro è sempre buono. Dico questo perché credo che bisogna sempre migliorarsi attraverso le critiche, purché siano costruttive, e questo film è una critica costruttiva.
La trama.
Due angeli rinnegati, Bartleby e Loki (interpretati da, rispettivamente, Ben Affleck e Matt Damon) sono sulla terra da secoli, più precisamente nel Winsconsin, perché hanno ripudiato i loro incarichi e vi dovranno stare fino alla fine dei tempi; dopo il giudizio universale siederanno davanti le porte del paradiso. Il cardinale Ignatius Glick (interpretato da George Carlin), per attirare i giovani al cattolicesimo e festeggiare il centenario della riconsacrazione della chiesa di Red Bank nel New Jersey, ha fondato il movimento “Cattolicesimo Wow”. Come immagine della campagna, lo stesso cardinale Glick mette l’immagine del Cristo Compagnone, cioè una statua di Cristo che ammicca con i pollici in su. Ma non finisce qui: il cardinale asserisce che, con l’indulgenza plenaria, chiunque varchi la soglia della chiesa di Red Bank sarà perdonato di tutti i suoi peccati e quando muore andrà direttamente in paradiso. I due angeli vengono a conoscenza dell’indulgenza plenaria e decidono di andare alla chiesa di Red Bank perché la mancanza del paradiso per l’eternità mette
a dura prova entrambi, in particolar modo Bartleby. Nel frattempo e a tutt’altra parte, Bethany (interpretata da Linda Fiorentino), una donna che lavora ad una clinica per aborti e che ha divorziato per via di un’infezione all’utero che l’ha resa sterile, sente di aver perso la fede e non riesce più a trovare un motivo che la spinga ad andare in chiesa ad emozionarsi durante la celebrazione della messa. Una notte riceve la visita del Metatron (interpretato da Alan Rickman), cioè l’angelo serafino che è la voce di Dio e le assegna la missione di fermare i due angeli perché se varcheranno la soglia avranno trovato una falla nel sistema di Dio e tutto l’universo cesserà di esistere. Però non dovrà fare tutto da sola, ad assisterla ci saranno due profeti. Bethany, al suo risveglio, crede di aver fatto un sogno molto strano e non è molto convinta di ciò che deve compiere, dopo tutto Dio l’ha abbandonata molto tempo fa. La sera dopo, subito dopo aver chiuso la clinica, viene attaccata da tre ragazzini e viene salvata in tempo da Jay e Zittino Bob (interpretati da Jason Mewes e Kevin Smith). Sono due tipi piuttosto pittoreschi, Jay parla continuamente e dice un sacco di parolacce e Zittino, invece, non dice una parola: sono i due profeti, proprio come aveva detto Metatron! I tre decidono di andare nel New Jersey ma la macchina si ferma per avaria. Bethany vuole tornare a casa e dal cielo cade Rufus (interpretato da Chris Rock), il tredicesimo apostolo. Rufus scende sulla terra perché Metatron gli ha promesso che avrebbero modificato la parte della Bibbia che lo riguarda, a suo dire non lo avrebbero messo perché è nero. Dà una mano a Bethany anche per conto di Gesù, che tra l’altro gli deve 12 dollari. I quattro arrivano ad uno strip club dove vi trovano Serendipity (intepretata da Salma Hayek), una musa ispiratrice, motivo del successo di 19
su 20 film di Hollywood. Serendipity ha voluto la forma umana perché vuole scrivere per sé ma non riesce ad avere più idee. Rivela a Bethany che Dio ha un grande senso dell’umorismo e che non è un lui ma bensì una lei! Questo perché chi ha scritto la Bibbia era un uomo e ha messo la sua interpretazione. Nel locale tutti vengono attaccati dal demone Escrementizio Gorgotiano, cioè il demone di merda. I quattro riescono a metterlo a tappeto e Serendipity rimane per sapere chi è che ha mandato il demone. Si scopre che a mandare il demone, e a comandare i tre ragazzini, è stato Azrael (interpretato da Jason Lee), un demone. Bethany e gli altri si scontrano con gli angeli e, dopo lo scontro, a Bethany viene svelato il motivo per cui hanno chiamato proprio lei: a questo punto Bethany si ritrova ad un bivio, tutto dipende dalla sua decisione di continuare o meno il viaggio.

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