19 novembre 2013

Il favoloso mondo di Amelie - La vita è fatta di fantasia



A volte la vita ci riserva un percorso molto particolare da seguire. Un percorso che a volte non è facile e per cambiarlo dobbiamo impegnarci, lavorarci su, fare il possibile. A volte ci ritroviamo da soli. Anche se si sta in mezzo alla gente si sente la necessità di stare da soli. La solitudine sembra un rifugio tranquillo e meno pauroso rispetto al mondo che ci circonda, rifiutando e spaventandosi delle emozioni vere della vita.
Questo è la storia de “Il favoloso mondo di Amelie”, film francese del 2001 arrivato in Italia nel 2002, diretto da Jean – Pierre Jeunet che vede come protagonisti i giovanissimi Mathieu Kassovitz e Audrey Tautou. Il film è un capolavoro della regia del cinema francese, lasciando da parte quello snobbismo e quella pesantezza tipica francese. Nonostante ci siano scene un tantino assurde e altre in cui gli attori risultano essere delle vere e proprie facce di bronzo, il risultato è piacevole e la visione scorre tranquilla e divertente, emozionando lo spettatore. Il film è ambientato tra Parigi e la campagna francese ed è un susseguirsi di colori, percezioni, facendo molte volte inquadrature dall’alto del luogo circostante, così che anche l’ambiente diviene un ulteriore personaggio aggiunto alla storia.

Il favoloso mondo di Amelie” ha una trama un po’ banale ma ciò che rende bello e particolare il film è il modo in cui vengono trattate l’emotività e la solitudine, di come sia difficile abbandonare le proprie mura costruite nel tempo per vivere liberamente abbandonati alle emozioni che si è sempre cercato di reprimere. Nel film si intrecciano varie storie con i relativi personaggi che arricchiscono la trama senza appesantirla e renderla noiosa, anzi dà quel tocco spumeggiante e frivolo “alla francese” che non guasta. Il tutto diventa ancora più fantastico e romantico con una colonna sonora molto originale e leggera. I personaggi principali del film sono Amelie e Nino. La loro storia è un continuo rincorrersi che, in un certo aspetto, è anche romantico ma prima di poter parlare di romanticismo bisogna dire che i due personaggi nel film vengono presentati e fatti avvicinare tramite le loro stranezze. Ciò poteva comportare un’implosione della trama ma la chiave di volta è proprio questa! Ho trovato geniale far avvicinare i due protagonisti attraverso le proprie stranezze perché per loro stranezze non sono, è solo un modo di vedere la vita attraverso gli occhi del proprio bambino interiore che non è mai andato via anzi, gli ha permesso di superare gli ostacoli della vita.

La trama
Amelie (Audrey Tautou) è la figlia di un medico militare e di una maestra severa e ligia al dovere. Durante la visita medica mensile l’uomo crede che Amelie sia malata di cuore perché sente un’aritmia cardiaca strana, dovuta al fatto che la piccola si emozionava dall’avere quel minimo di contatto con il padre. Amelie viene istruita in casa dalla madre e ciò la fa chiudere in un mondo tutto suo, che si acutizza maggiormente alla morte della madre schiacciata da una donna suicida. Amelie, una volta adulta, si trasferisce a Parigi e lavora come cameriera presso il “Cafè des 2 Moulins” e qui conosce molte persone: il suo datore di lavoro con il passato da ballerina equestre, l’amante geloso, lo scrittore fallito, la tabaccaia ipocondriaca, l’altra cameriera e collega di Amelie che ha respinto l’amante geloso, la hostess che porta ad Amelie il suo gatto quando deve partire per l’estero. Un giorno conosce Nino (Mathieu Kassovitz), il ragazzo che colleziona le fototessere buttate dalle persone e che lavora in un sexy shop. Amelie si sente attratta da lui, specie quando trova il suo libro di raccolta delle fototessere.

Nel condominio in cui vive Amelie conosce l’uomo di vetro, un uomo anziano che per la malattia della fragilità delle ossa non può uscire di casa, l’aiutante del fruttivendolo succube della prepotenza del suo datore di lavoro e la portinaia innamorata persa (e lasciata molti anni addietro) del marito fedifrago. La storia è ambientata nel 1997, più in particolare nei giorni in cui è morta la Principessa Diana. La sera in cui la tv francese annuncia la morte di Lady D, Amelie trova una scatolina nascosta dal precedente proprietario. Dopo una notte insonne e mille peripezie lo ritrova e gli restituisce la scatolina in modo tale che sia un ritrovamento anonimo casuale. Da quel momento Amelie realizza che lo scopo della sua vita è quello di rendere la gente felice, a partire da chi la circonda. Ma le cose per Amelie sono sempre tutte inaspettate o assurde …

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