13 novembre 2013

Being Erica – Le alternative esistono e funzionano!

Vi siete mai chiesti che cosa fosse successo se, in una determinata situazione, avreste preso un’altra decisione? Avete mai desiderato di tornare indietro nel passato per fare oppure non fare quella determinata azione? E se vi dicessi che esiste un modo particolare che vi fa tornare nel passato e vedere che cosa sarebbe successo se avreste fatto il contrario?

Questa è la trama di “Being Erica” serial comedy – drama canadese tutta da scoprire. Non è la semplice storia della trentenne single in conflitto con il mondo che va dal terapista, è molto di più. Fa riflettere ed è quasi impossibile non immedesimarsi in Erica (Erin Karpluk), la protagonista della serie. Questa serie tv conta 4 stagioni con una dozzina scarsa di puntate a stagione. In questa serie non c’è la sola concentrazione sulla storia della protagonista ma riporta tante altre storie. Anche se sono storie secondarie si intrecciano benissimo con il filone principale. Le storie sono tante ma le più belle per me sono quelle della madre e della sorella di Erica, la storia tenera e divertente dei due gestori del “Goblin”, la storia di Adam, del Dott. Tom e via di seguito.
Nonostante la storia, a volte, può risultare molto striminzita per via della brevità delle stagioni stesse, sono così cariche di intensità emotiva che ci si ritrova a piangere più di una volta, come ad esempio al ricordo di Erica della morte del fratello Leo. Un altro personaggio, che è il co-protagonista, è il Dott. Tom (Michael Riley), il terapista di Erica. Un uomo sopra le righe, assurdo, che si esprime quasi sempre con citazioni famose o meno. Inizialmente risulta scaltro e distaccato ma sarà il migliore amico di Erica, nonché un personaggio molto amato. I viaggi nel tempo che il Dott. Tom fa compiere ad Erica cercano di farle capire di come anche l’azione più inutile ha il suo perché e ha un suo peso, facendo risultare praticamente inutile piangere sul latte versato: ciò che è stato è fatto, si deve accettare e andare avanti, con la consapevolezza di non fare lo stesso errore del passato. E’ questo l’insegnamento del Dott. Tom e che Erica, alla fine della serie, dovrà confrontarsi per tutta la sua vita, creando così il colpo di scena finale (che non vi spoilero!).
La terapia di Erica e i viaggi nel tempo hanno due fasi: la prima è quella del viaggio nel tempo vero e proprio, a volte improvviso, con Erica e il Dott. Tom; la seconda è quella di compiere il ritorno al passato insieme ad altri pazienti del Dott. Tom, poiché Erica viene inserita in un gruppo e dovrà aiutare e sostenere gli altri per aiutare e sostenere sé stessa. In questo secondo momento della terapia conosce Adam, un altro paziente del Dott. Tom, che sconvolgerà la vita di entrambi come un uragano, visto che i due dovranno aiutarsi parecchio.
La trama: Erica è una trentaduenne che, nonostante abbia una laurea in letteratura e un master, non riesce a trovare lavoro. Licenziata dal call – center perché “troppo qualificata”, Erica è depressa e comincia a pensare che ogni cosa che ha fatto nella vita sia stata sbagliata, che è stato tutto un teatro dell’errore. Finisce in ospedale per uno shock anafilattico e al suo risveglio conosce il Dott. Tom, un terapista, che sa molto di lei e della sua vita e la invita a non mollare e a riprendersi la vita che le appartiene ricominciando daccapo, senza rimorsi in un modo “molto particolare”: le farà compiere i viaggi nel passato. Durante i viaggi non può mutare nulla, dovrà osservare ed interagire quando è necessario, altrimenti muterà per sempre il suo presente e la sua esistenza, oltre a mutare quella degli altri, in modo migliore o peggiore.

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