3 novembre 2013

Dead Like Me – Opportunità ultraterrene

Vi siete mai chiesti se ci sia una vita dopo la morte? Vi siete chiesti se vi reincarnate o andate a zonzo come spettri? Sì, lo so, non è un discorso allegro quello che faccio ma se mettete un pizzico di ironia, un po’ di battute ad effetto e una trama geniale vi assicuro che viene fuori una grande serie tv.

Oggi vi parlo di “Dead Like Me”, potete trovarla anche come “Un’altra vita” o in DVD come “La vita dopo la morte”. E’ una serie del 2003 che conta purtroppo due stagioni, infatti, non è stata più confermata. Anche se ha visto attori nuovi non si può non citare la presenza di Mandy Patinkin nel ruolo di Rube Sofer e ha visto una principiante Ellen Muth nel ruolo principale di Georgia Lass rivestito con grande perspicacia. “Dead Like Me” non tratta di un semplice argomento, quale quello della morte, ma lo affronta con grande serietà, anche con qualche battuta divertente ma sempre ad effetto.
Questa serie ha gettato via la scaramanzia, la superstizione e ha portato a galla un tema di cui si preferisce non parlare o non affrontarlo proprio. La serie non riguarda solo l’evento morte ma anche il dopo evento morte. Come fanno i superstiti ad affrontare la perdita? E’ giusto che ognuno di noi elabori il lutto a modo proprio o è anche giusto farsi aiutare da qualcuno? Si calmerà mai il dolore della perdita? Ci sarà una seconda opportunità per il sopravvissuto e per la persona morta? Sono domande che sia i vivi che i morti nella serie si porranno continuamente e che, a volte, non ci sia risposta o la risposta avuta non piaccia per niente. Proprio sulle seconde opportunità si concentra anche la serie, perché si cerca di capire se c’è sempre una seconda opportunità non solo per i vivi ma anche per i morti. Riguardare le cose che non ci piacciono oppure essere costretti a farle ci possono permettere di vederle sotto un’altra prospettiva, una luce diversa che ci fanno riflettere per poter andare avanti come persone migliori.
La trama: Georgia Lass, detta George, ha lasciato il college nel primo anno di corso e la madre, Joy Lass (Cynthia Stevenson) non ha preso bene la cosa. Una mattina irrompe nella camera di George dicendole che era ora di trovarsi un lavoro per guadagnare e andare via di casa. George ha fatto domanda presso l’ufficio “Happy Time” e il capo, Dolores Herbig (Christine Willes), la assume anche se piuttosto seccata dai modi poco carini della ragazza. Alla pausa pranzo George esce fuori dall’ufficio e viene avvicinata da un uomo che le chiede se si Chiama Georgia Lass e lei risponde di sì. Non si accorge che l’uomo le fa una strana carezza ai capelli, come se le avesse messo qualcosa. Poco dopo arriva addosso a George una tavoletta del water incandescente di una navetta spaziale che la colpisce in pieno uccidendola sul colpo. Ma George è ancora lì,
vede tutto e vede anche sé stessa. Si avvicinano due persone, le uniche che possano vederla: Betty Rhomer (Rebecca Gayheart) e Rube Sofer. I due le spiegano che l’uomo che la cercava poco prima della sua morte era un “non morto”, cioè un'assistente della morte e che adesso lo è diventata anche lei poiché è stata l’ultima anima dell’uomo. Infatti non si sa quante anime devono riscuotere gli assistenti della morte, lo sapranno solo quando riscuotono l’ultima anima e potranno procedere oltre. Per il resto, dovranno vivere come esseri umani anche se hanno un altro aspetto per i vivi, devono mantenersi con impieghi diurni e devono “sempre” rispettare ora e luogo della morte, senza interferire in alcun modo.

Accetterà George questa sua “nuova vita” e nuovo lavoro a tempo indeterminato? Non resta che scoprirlo!

Buona visione!

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