20 novembre 2013

[Chiacchiere&Distintivo] Third Watch – Squadre emergenza: Il lavoro degli eroi


Con questa sezione vorrei parlarvi delle serie tv poliziesche che io amo tantissimo. Innanzitutto devo dire che sono molto meticolosa sulle serie tv poliziesche, non mi piacciono tutte perché, come nei film, cerco il particolare. Mi piacciono soprattutto quelle che hanno storie particolari, che hanno risvolti inaspettati, con storie forti e mai banali. Sono questi telefilm che mi fanno appassionare e immedesimare in loro, a voler sapere come reagirà quel personaggio, a farmi commuovere dinnanzi alle storie di tutti i giorni. Io penso che una serie tv del genere non colpisca per le storie forti, per protagonisti indistruttibili o terribilmente tormentati ma colpisce proprio per il racconto della quotidianità. E’ proprio la quotidianità che rende eroe un vigile del fuoco, un poliziotto, un paramedico o chiunque altro. Fare il proprio lavoro in modo vigile, costante, con precisione rappresenta ciò che la gente vuole vedere e la fa sognare. Io mi sono resa conto che la gente cerca un eroe che si distingua partendo dalla quotidianità, che sia vicino a lei perché sa di cosa ha bisogno effettivamente.


Third Wacht – Squadra Emergenza racconta proprio questo: le storie di tutti i giorni. Racconta le vicende quotidiane di poliziotti, paramedici e vigili del fuoco che, ogni giorno, devono affrontare situazioni pericolose, ci sono vite in gioco, c’è un criminale pericoloso in circolazione e va trovato e arrestato perché si deve evitare il male agli altri, un edificio in fiamme con gente intrappolata e via di seguito.

Ho sempre sostenuto (e continuerò a sostenere) che questi sono lavori logoranti. Sostengo questo perché vedere certe cose può essere già un trauma di per sé, vederlo quasi tutti i giorni fa sì che spesso non si accetta la realtà, perché ci si sente impotenti per certi avvenimenti. Ciò può distruggere una persona, la cambiano perché quelle certezze, quelle cose in cui si credeva prima non hanno più senso, possono crollare le certezze. C’è chi lascia il coniuge, chi rimane solo per scelta, chi non sopporta di vedere come vittime i bambini, chi ha rabbia repressa … sono mestieri in cui il proprio punto debole può portare alla distruzione di sé stessi. Third Watch – Squadra emergenza” è arrivata in Italia verso i primi anni 2000, è stato trasmesso inizialmente in prima serata con il nome “Camelot – Squadra Emergenza”, dopo è stato spostato in seconda serata con il nome di “Squadra emergenza” per poi avere il nome definitivo di “Third Watch – Squadra emergenza”. La serie dura per sei stagioni, è un po’ vecchiotta perché è iniziata nel 1999 e terminata nel 2005, mentre in Italia l’ultima stagione è stata trasmessa nel 2009.
 
E’ stata tra le prime serie ad avere molti protagonisti e il cast è sempre stato piuttosto vario (sono veramente pochi i protagonisti rimasti dalla prima all’ultima stagione). Il padre di questa serie tv è John Wells, lo stesso di “ER – Medici in prima linea” infatti c’è anche un cross over tra le due serie in cui la dottoressa Susan Lewis va a New York per ritrovare la sorella e la nipote scomparse e le indagini le conducono Bosco e Yokas. Nella terza stagione c’è una puntata dedicata all’11 settembre 2001, in cui si racconta la fine giornata del giorno prima e l’inizio dell’emergenza del giorno dopo. Questa puntata è stata speciale perché negli Stati Uniti ha preceduto un documentario sui fatti dell’11 settembre, è stato un modo degli autori per rendere onore ai vigili del fuoco caduti nella tragedia. Molte serie tv statunitensi sono state influenzate dagli avvenimenti dell’11 settembre, infatti alcune hanno fatto proprio puntate del genere, altre invece avevano girato delle scene ma mai fatte andare in onda ( a “Sex and the city”, ad esempio, Carrie non riesce a prendere la metro, le dicono che è chiusa per questioni di sicurezza non aggiungendo altro ma la scena è stata tagliata; tra l’altro è stata modificata anche la sigla perché faceva vedere le torri gemelle).
La trama e i protagonisti.
E’ il racconto quotidiano di una squadra di poliziotti di New York del distretto del 55° e dei vigili del fuoco con i paramedici. Quest’ultimi dividono la stazione con i vigili del fuoco e tutti sono posizionati tra le vie denominate King e Arthur: ecco perché l’insieme viene chiamato Camelot. La storia non riguarda solamente l’aspetto professionale ma anche le vite private dei vari protagonisti, che combattono ogni giorno contro il male.
I paramedici:
Carlos Nieto: paramedico dal carattere egocentrico ma dolce, è orfano ed è molto legato a Doc Parker, suo mentore. Alla fine si sposerà con la collega Holly e avrà con lei la famiglia sempre desiderata.
Monte “Doc” Parker: è il paramedico più anziano, mentore di Carlos. Aiuterà tantissimo anche Kim ma, tra gli eventi dell’11 settembre e la morte di Alex, Doc avrà un crollo emotivo che lo porterà ad un gesto estremo, segnando così la sua uscita di scena.
Kimberly “Kim” Zambrano: vive con il vigile del fuoco Jimmy alti e bassi, i due sono divorziati e hanno un figlio. Kim ha una forte depressione per la perdita del partner Bobby, ucciso da un suo carissimo amico. Alla fine della serie si riavvicinerà a Jimmy.
Grace Foster: è tra le ultime new entry del cast, paramedico dal carattere duro e scontroso, non accetta il trasferimento al Camelot inizialmente perché “è troppo noioso l’ambiente”. Si ricrederà e si lega al poliziotto Brendan Finney.
Holly Levine: subentra verso metà serie, è un paramedico molto particolare e lunatico, ha sempre nutrito un forte sentimento per Carlos fino a quando non si dichiara a lui apertamente. Si sposeranno a fine serie.
Roberto “Bobby” Cannavale: è il partner di Kim, è un uomo molto apprensivo e ha un debole per chi è in difficoltà. Verrà brutalmente ucciso dal suo amico d’infanzia mentre cercava di disintossicarlo.
 
Alexandra “Alex” Taylor: è l’unico personaggio che ricopre sia il ruolo di paramedico che di vigile del fuoco. E’ la figlia del capo dei vigili del fuoco, morirà tragicamente in un’esplosione dopo un incidente d’auto e ciò destabilizzerà mentalmente e definitivamente Doc Parker.
I vigili del fuoco:
Jimmy Doherty: è l’ex marito di Kim, un vigile del fuoco esemplare e che con Kim riuscirà a sistemare le cose verso la fine della serie. Esce di scena alla quinta stagione perché riceve una promozione e il trasferimento in un altro distretto.
William “Billy” Walsh: amico fraterno di Jimmy. Lui e Jimmy sono gli unici vigili del fuoco che hanno un ruolo centrale nella serie, alla fine della serie Billy diventerà capo dei vigili del fuoco.
I poliziotti:
Maurice “Bosco” Boscorelli: è il poliziotto e protagonista che rimarrà, con gli altri, fino alla fine della serie. E’ molto impulsivo, menefreghista ed irritante per molti aspetti ma non si tira mai indietro. Ha un rapporto d’amicizia e di fedeltà profonde con la sua partner, Faith Yokas, che verrà messo in crisi da Maritza Cruz,  tenente dell’anticrimine del distretto che con Bosco avrà una relazione finita male.
Faith Yokas: altra protagonista rimasta fino alla fine. Diventa poliziotta per necessità, doveva mantenere la famiglia e il marito non aveva un lavoro stabile per il suo problema con l’alcool. Vive con quest’ultimo un rapporto perennemente conflittuale, finché non si lasciano e lui darà la colpa del cambiamento della moglie anche a Bosco.
John “Sully” Sullivan”: è il poliziotto più anziano che farà da istruttore e da mentore a Ty Davis, figlio del suo defunto partner. All’inizio Sully è contrario ad avere Davis come suo partner ma tra i due si stabilirà un profondo rapporto di amicizia e di fiducia. Avrà una storia turbolenta con la russa Tatiana, finita poi tragicamente.
 
Tyrone “Ty” Davis: segue le orme del padre guadagnandosi il rispetto e la fiducia di tutti. Avrà un rapporto di amicizia con Sully e con Carlos Nieto, infatti i due diventano coinquilini. Avrà una relazione, con alti e bassi, con la poliziotta Sasha Monroe.
Maritza Cruz: tenente dell’anticrimine, è molto scaltra e fa veramente di tutto per incastrare il colpevoli, non è un poliziotto ortodosso. Dopo la morte della sorella per colpa di uno spacciatore diventa spietata e comincia una guerra al narcotraffico, portandosi dietro Bosco e causando guai enormi a Faith. Dopo l’incidente che ha coinvolto tutti e tre, durante un’operazione sotto copertura subisce uno stupro e da lì cambierà il suo atteggiamento, specie verso i colleghi. Entra nella terza stagione.
Sasha Monroe: è una poliziotta molto precisa e meticolosa, starà vicino a Cruz quando viene stuprata, era la sua partner nell’operazione sotto copertura. Successivamente si scopre che è una detective mandata dagli affari interni per incastrare la stessa Cruz e verrà odiata da tutto il dipartimento. Entra a metà serie.
Brendan Finney: figlio del capitano Finney, Brendan inizialmente è spavaldo e mal sopportato da Sully. Sarà Davis il suo istruttore e insieme formeranno una squadra formidabile. Entra nell’ultima stagione.
Robert “Bob” Wersky: dirige il dipartimento con grande professionalità, mostrando verso i suoi agenti una sensibilità e una dedizione uniche.
 
 
 
 

 
 

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