27 novembre 2013

Match point – di Woody Allen

“Nola… Non è stato facile … Ma quando è arrivato il momento ho premuto il grilletto. Non sai mai chi siano i tuoi vicini finché  non c’è una crisi. Uno impara a nascondere la polvere sotto il tappeto e va avanti. Devi farlo. Altrimenti vieni travolto …"

Film per certi versi grottesco e drammatico, è un racconto in cui si mostra come il prezzo per avere un riscatto forzato dalla vita può essere una vera e propria condanna. Credo che con questo film Woody Allen abbia voluto insegnare come bisogna fare attenzione alle scelte che influenzano la nostra vita e come bisogna fare attenzione a voler desiderare ardentemente che il corso della propria vita assuma proprio quella piega. Ciò che mi ha sorpreso non è stato il comportamento della famiglia alto – borghese tipica della società inglese ma è il comportamento di Chris (interpretato da Jonathan Rhys Meyer), il protagonista del film. Le sue azioni, fino alla fine, sono a metà tra la congettura e la pura paura di perdere ciò che ha conquistato, rifiutando così un’esistenza mediocre. Ricorre a soluzioni spesso subdole per poter giustificare ciò che gli accade che, per una ragione o per l’altra, sembra davvero che il destino ci metta lo zampino. Il tutto si svolge in  una Londra per bene, con la sua aria aristocratica e da ombelico del mondo. Mi ha fatto riflettere molto questo film perché ciò che desideriamo, a volte, diviene non solo un’ossessione ma diviene la nostra rovina. E’ incredibile cosa si è disposti a fare per cambiare la propria vita, credo che per volere un cambiamento così radicale ci sia un odio di fondo per la propria origine, o meglio verso sé stessi. Ed è proprio questo il fulcro del film sul quale Woody Allen si concentra: perché è così importante sapere da dove viene qualcuno? Miei cari lettori potreste rispondere dicendo che è importante per sapere se la persona sia tranquilla, onesta, che sia circondata dalla gente giusta, che non abbia un lato oscuro. Ma a volte, il lato oscuro, si cela proprio in quelle persone che noi reputiamo oneste e tranquille. L’origine non è tutto, non va a precludere il comportamento e l’ambizione di una persona, in fondo le persone le conosciamo solo nei momenti di crisi.
 

Altro ruolo importante è quello di Nola (interpretata da Scarlett Johansson) che  rappresenta la tipica ragazza un po’ sopra le righe, accettata malvolentieri dalla borghesia inglese. Nola, nonostante tutto, è anche lei una vittima perché è l’emblema del rimanere sé stessi, accettando gli errori compiuti e cercando  di combattere con tutte le sue forze affinché gli altri non riescano a sopraffarla. E’ il personaggio più forte perché riesce a smascherare il protagonista. Non è questa la battaglia che tutti noi combattiamo ogni giorno? Cercare di non farci sopraffare dagli altri che vogliono solo sfruttarci? Nola però ci fa capire un’ulteriore cosa: trovato qualcuno che ci capisce e ci legge nell’anima è difficile lasciarlo andare, pertanto si accetta anche che ci sfrutti. Ma a tutto c’è un limite perché la forza per combattere è latente ed è in ognuno di noi.

La trama: Chris si trasferisce a Londra dall’Irlanda e trova lavoro come istruttore di tennis in un club borghese piuttosto rispettabile, aspettando l’occasione giusta per cambiare la sua vita monotona e mediocre. Tra i suoi allievi conosce Tom che lo prende subito in simpatia e, dopo l’allenamento, lo invita all’opera e a casa dei suoi genitori. Qui conosce la sorella di Tom, Chloe, e lei prova subito una forte attrazione per Chris. Durante un week end nella casa di campagna, Chris conosce Nola , la ragazza di Tom, e lui è attratto in modo magnetico da questa ragazza. Non potendo avere Nola, Chris si concentra su Chloe e i due cominciano ad avere una relazione che sfocia in una nuova e agiata vita sociale per Chris, a cominciare dal lavoro in una delle aziende del suocero, che lo ha preso in simpatia.  
Ma la fiamma per Nola non si spegne e la situazione ha una svolta durante un altro week end nella casa di campagna in cui, dopo un’accesa discussione con la suocera, Nola va a fare un giro nel grande maniero. Raggiunta da Chris per parlare i due fanno l’amore. Nola decide di chiudere la cosa, in fondo i due stanno per diventare cognati e subito dopo che Chris sposa Chloe, Tom lascia Nola per un’altra donna. Chris comincia a cercare Nola ma la ragazza sembra sparita nel nulla, fino a quando non la incontra ad una mostra e le chiede il numero di telefono. Il giorno dopo Chris e Nola si incontrano e cominciano la loro relazione clandestina che avrà un risvolto quando lei rimane incinta. Chris pretende l’aborto ma Nola si oppone: per lei sarebbe la terza interruzione della gravidanza, la prima volta avuta da ragazzina, la seconda con Tom e la terza per lei non esiste, per lei il bambino è frutto della passione che c’è tra lei e Chris. Chris comincia a sentirsi in trappola, la sua amante è incinta e sua moglie non riesce ad avere un bambino, entrambe pretendono molto da lui. Chris si ritrova ad un bivio in cui la scelta non è per nulla facile: lasciare Chloe per Nola significa perdere tutto, il lavoro, la posizione sociale; lasciare Nola per Chloe significa abbandonare anche il bambino che lei porta in grembo, Chloe verrebbe a conoscenza dell’adulterio del marito e la distruggerebbe. Le cose si fanno ancora più complicate quando, per allontanarsi da Chloe, Chris le mente dicendo che era in un viaggio con la moglie. Nola perde il controllo, si sente ferita e illusa dall’uomo che ama, inoltre è il padre di suo figlio, pretende che prenda la decisione di lasciare la moglie o sarà lei a dirlo a Chloe. Chris, messo alle strette, prenderà una decisione terribile che risolverà una volta per tutte la sua situazione complicata, ma avrà il senso di colpa che dovrà sopportare per tutta la vita.
 
 
 

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