“Desperate Housewives” è stata una serie tv fenomeno mondiale. Conta ben otto stagioni e racchiude elementi originali ma anche spunti da altre serie, in particolar modo da “Sex and the city”. Le protagoniste sono quattro donne, le quali dovranno affrontare una vita molto semplice e perfetta da spot pubblicitario, ma che in fondo perfetta non è. Quattro donne, tutte diverse tra loro per valori, per stile di vita, per tragedie personali ma che hanno in comune una sola cosa: l’amicizia. Un legame fortissimo nato da una semplice partita a poker settimanale e che le terrà unite fino alla fine. “Desperate Housewives - I segreti di Wisteria Lane” è stato innovativo come serial. Non racconta solo il mondo esaustivo e nevrotico delle casalinghe ma le loro sfaccettature femminili, diversissime per ogni protagonista ma che rivela sempre un dettaglio per capire il loro modo di vivere. Un serial di otto stagioni è piuttosto lungo, specie se per ogni stagione ritroviamo sempre le protagoniste alle prese con un segreto che nasconde un coprotagonista che appare, solitamente, in quella stagione. Ho trovato molto originale la svolta dell’ultima stagione in cui sono le quattro donne a nascondere un segreto, conoscendolo così fin dall’inizio. In teoria le protagoniste sono cinque, ma una delle protagoniste, Mary Alice (Brenda Strong), nell’episodio pilota si suicida. Mary Alice rimarrà fino alla fine della serie come voce narrante. Ho apprezzato tantissimo i colpi di scena, i fuori scena di alcuni protagonisti, il rapporto di coppia nel matrimonio, la modernità dello spaccato sociale che è stato mostrato agli spettatori. Infatti lo spaccato sociale è molto interessante, si raccontano normalmente temi che ancora in Italia, nelle serie tv, sono tabù. Ci sono molte situazioni piuttosto trasgressive, come la relazione di Gabrielle (Eva Longoria) con il giardiniere sedicenne John Rowland o la relazione omosessuale tra Kathrine e la ex spogliarellista. Uno dei colpi di scena più importanti è stato sicuramente l’inserimento della coppia gay Bob e Lee, che ha rotto il ghiaccio su questo tabù e fare da apripista per molte serie tv. Infatti ritroviamo in molte altre serie tv il rapporto matrimoniale gay, come in “Brohters & Sisters – Segreti di famiglia”, “Grey’s Anathomy” e via di seguito. I set della fantasiosa “Wisteria Lane” sono stati interamente costruiti, non si fa alcun riferimento a luoghi reali. Tra i produttori della serie ritroviamo lo scrittore David Grossman, anche se l’idea è stata di Marc Cherry che voleva raccontare la vita non noiosa delle casalinghe. Buona visione!!!!
La trama in poche righe: Wisteria
Lane è un sobborgo periferico della città di Fairview. È un luogo residenziale tranquillo, tutti conducono una
vita modesta e cordiale. Ma una mattina questo equilibrio viene sconvolto. Una delle
casalinghe pilastro di Wisteria Lane,
Mary Alice Young, si suicida
sparandosi in testa. È uno shock per tutti, perché una donna tanto gentile e
buona con tutti ha commesso un gesto tanto sconsiderato? È ciò che si chiedono
le sue amiche Susan, Bree, Lynette e
Gabrielle, sedute intorno al tavolo
che avevano diviso tante volte con Mary
Alice per giocare al poker settimanale. Ma la morte di Mary Alice non è stata dettata da un gesto folle, è stato un gesto
disperato, frutto di un senso di colpa che ha macerato la donna per anni. Le
quattro donne lo capiscono a poco a poco, vedendo il comportamento del figlio
di Mary Alice e quello del marito Paul. Ma ciò che porterà Susan, Bree, Lynette e Gabrielle ad indagare è una lettera
minatoria trovata tra i vestiti da donare di Mary Alice. “So cosa hai
fatto. Mi dà alla nausea. Dirò tutto”. Che cosa nascondeva Mary Alice? Che cosa poteva aver fatto
una donna amata dalla famiglia e dal vicinato? Forse la vita di Mary Alice non era così perfetta … come
anche la vita delle quattro donne. Susan
(Teri Hatcher) è stata abbandonata con la figlia dal
marito fedifrago per farsela con la segretaria. Bree (Marcia Cross) è
alle prese con la crisi tra lei, il marito e i figli per via della sua mania di
perfezione e bigottismo. Lynette (Felicity Huffman)
ha abbandonato il lavoro per badare a tutti i suoi figli e suo marito non le dà
alcun aiuto visto che lavora continuamente. Gabrielle (Eva Longoria)
vive un’esistenza annoiata, in passato è stata una modella e per non sentire il
vuoto dell’assenza del marito decide di avere una relazione con il giardiniere
sedicenne. Mary Alice non era l’unica,
in fondo, a celare un segreto …
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