17 febbraio 2014

Il trono di spade - Quando si gioca al gioco dei troni si vince o si muore

Quando si gioca al gioco dei troni, si vince o si muore!”
E’ una frase tratta da “Il trono di Spade”, saga fantasy che sta contando milioni di fan in tutto il mondo. La serie tv è ispirata all’omonima serie di libri scritta da George R.R. Martin, “Le cronache del ghiaccio e del fuoco”. Oggi mi limiterò a parlarvi della serie tv, visto che ancora non ho avuto modo di completare.
La serie tv, per ora, conta tre stagioni da dieci puntate l’una e cammina di pari passo ai libri: ogni stagione, infatti, si dedica ad un libro. L’idea di creare una serie tv anziché un film ha reso giustizia a questi libri che sarebbero risultati troppo sacrificati in una pellicola cinematografica. Infatti la collana dei libri è iniziata a fine anni ’90, la renderizzazione cinematografica ha avuto da sempre numerosi problemi. Innanzitutto la saga ancora è incompleta! Tutti i fan di Martin sono in attesa della conclusione di questa saga che sta tenendo con il fiato sospeso tutti. Su internet potete trovare numerosi blog e forum su tutte le congetture fatte negli anni dai lettori, che sono stati dei critici molto severi sulla serie tv. Le critiche che sono state avanzate hanno riguardato alcune scene e anche alcuni personaggi, del tutto sconosciuti nelle “Cronache”. Un esempio? La prostituta Ross, nei libri non è presente. Oppure l’omosessualità di Renly Baratheon: nei libri non si accenna mai alla sua omosessualità, Martin dà degli input al lettore per far capire le sfaccettature del personaggio, non è mai del tutto aperto.
Il mondo di Martin è un mondo medievale pieno, molto veritiero e spesso crudo, mai volgare ma con una sottigliezza nei particolari unica. Questo aspetto importantissimo che ha reso famosa la saga è stata riportata solo in parte. Ci sono state scene che non avevano senso, a mio parere non c’entrano molto con la saga. Alcune di queste scene mi hanno dato fastidio perché non hanno inciso moltissimo sulla trama, inoltre hanno modificato anche alcuni aspetti. Alcune sottigliezze e particolari non sono stati riportati, provocando in questo modo sbalzi di trama e confusione negli spettatori. Nonostante ciò, misteri, intrighi, guerre e altre vicende non annoiano mai: questa è una saga che merita in tv così come nella lettura. I colpi di scena sono all’ordine del giorno e il mondo fantastico in cui si svolge la vicenda è descritto in modo molto realistico: i costumi e i personaggi sono curati nei minimi particolari e riescono a coinvolgere lo spettatore rendendolo partecipe. I protagonisti, nella serie tv, hanno anni in più rispetto ai libri. Questa è stata una scelta, per me, abbastanza giusta per via dei risvolti.
Non mi resta che accennarvi un po’ di trama! Il trono di spade forgiato dai Targaryen vede tutte le spade dei nemici fuse a forma di trono. E’ un trono ambito e, nel gioco dei troni, ogni azione è concessa pur di arrivare ad ottenerlo. La storia inizia con la morte del Lord Primo Cavaliere John Arryn e l’arrivo a Grande Inverno del re Robert Baratheon (Mark Addy), detto l’usurpatore. Robert chiede all’amico fidato Eddard Stark (Sean Bean) di prendere il posto di John e di favorire le nozza tra suo figlio Joffrey (Jack Gleeson) e la figlia maggiore di Eddard, Sansa (Sophie Turner). Il lord non ha molta voglia di andarci, ma un incidente quasi mortale capitato a uno dei suoi figli minori, gli farà prendere la decisione di andare verso Approdo del Re, la capitale del regno. Purtroppo gli intrighi di palazzo sono dietro l’angolo e Eddard tenterà di difendere fino in fondo i principi di giustizia e di fedeltà, anche dopo la morte del caro amico Robert. Questa difesa estrema dei princìpi lo porterà ad uno scontro con Joffrey. Ned, purtroppo, subirà le pesanti conseguenze destinate a chi non riconosce Joffrey come legittimo erede e da qui inizierà la guerra! Si vedrà lo scontro tra la famiglia Stark e quella dei Lannister (nome della casata a cui appartiene la madre di Joffrey, Cercei (Lena Headney)) che detiene il potere alle spalle del figlio). 
Nel frattempo, al di la del mare stretto, gli ultimi eredi rimasti della famiglia Targaryen vogliono ritornare al luogo che gli spetta di diritto. Viserys (Harry Lloyd) decide di vendere la sorella minore Danaerys (Emilia Clarke) al barbaro dothrako Khal Drogo (Jason Momoa) per poter avere l’esercito. Ma l’avarizia e l’ira di Viserys lo porteranno alla morte mentre Danaerys porterà avanti il desiderio di tornare a casa e, con l’aiuto del suo sposo, otterrà il rispetto del suo nuovo popolo dimostrando di avere il sangue di drago che scorre nelle proprie vene.
Al di là della barriera (luogo misterioso e pieno di insidie), invece, si sono risvegliati gli Estranei, creature leggendarie e altamente letali. Jon Snow (Kit Harington), figlio bastardo di Eddard Stark, si è arruolato nei Guardiani della Notte, i guardiani che vigilano sulla barriera. Egli si renderà conto che ciò che la barriera cela è qualcosa di veramente mostruoso e dovrà mettercela tutta per fermare l’incombente minaccia.


A chi volesse leggere i libri devo dire che l’edizione italiana ha suddiviso ogni edizione originale in due libri. La serie è arrivata alla prima parte del terzo volume, “Tempesta di spade”, in Italia pubblicata con i volumi “Tempesta di Spade”, “I Fiumi della Guerra” e “Il portale delle tenebre”. Per chi non volesse uscire pazzo come me, sta uscendo una nuova edizione che riporta i volumi riuniti e sono identici all’edizione originale e sono in “pelle di drago” con uno stemma di una delle casate protagoniste. Buona Lettura e alla prossima con “Il Trono di Spade”! Per chi aspetta la quarta stagione: per marzo dovrebbe andare in onda, almeno negli Stati Uniti. Non so se da noi arriverà fra qualche mese o lo faranno in contemporanea. Su internet troverete tutte le informazioni!

 Buona Lettura e Buona visione con “Il Trono di Spade”!

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