28 ottobre 2013
HAIBANE RENMEI – La vita / la morte
Oggi voglio uscire fuori dai miei schemi parlandovi di “Haibane Renmei”. Questo anime inedito in Italia (ma è facile trovare su internet le puntate sottotitolate) è tratto da un dojinshi “Le piume cineree della Old Home” di Yoshitoshi Abe , autore anche di “Charcoal Feather Federation” e coautore di “Serial Experiment Lain”. È un’anime molto breve, consta di sole 13 puntate e sono una più bella dell’altra. Personalmente non mi attirano molto i cartoni animati ma questo è stato davvero particolare, entra dentro il cuore e fa commuovere tanto.
E’ difficile capirlo “Haibane Renmei”. Ciò che spinge a vederlo è dato dalla curiosità, sapere che cosa si cela nel contesto della storia. Nonostante sia un cartone animato la storia che narra è molto profonda e toccante, è una riflessione sulla vita e sulla morte fatta in modo originale. Quando ho visto questo anime le sensazioni sono state tante, e cercando su internet nei forum in cui si parla di “Haibane Renmei”, sono veramente tante le persone che hanno visto e che amano quest’anime come me. Queste persone ne parlano aprendo il cuore, perché per poter parlare di quest’anime si deve aprire il cuore. Mentre scrivo sto avendo difficoltà perché non so come esternare ciò che ho dentro e descrivervi tutto, ognuno ha una sua emozione, ha una sua visione di questo anime che si riversa anche sulle proprie riflessioni sulla vita e sulla morte. Il fulcro di “Haibane Renmei” è proprio di questo: e se ci fosse un’altra vita dopo la morte? Se ci fosse un mondo intermedio tra noi e ciò che veramente ci attende dopo la morte? Ma non parla solo di vita e di morte, parla anche degli errori che si commettono nella vita, i dolori che toccano a fondo l’anima. Gli errori si commettono, siamo uomini e come tale siamo imperfetti, ma capire i propri errori è il modo in cui ci distinguiamo dagli animali perché siamo esseri pensanti. Superare il dolore non è mai facile. Ogni persona affronta il dolore nel modo più opportuno che conosce, anche se a volte finisce con il farsi del male o non riuscire a reagire del tutto. Ma bisogna sempre trovare la forza perché, oltre ad essere forti per sé stessi per prima cosa, bisogna essere forti anche per gli altri e chiedere aiuto non è MAI segno di debolezza, anzi …
Ma chi sono gli Haibane? Gli Haibane sono umanoidi simili ad angeli, infatti gli crescono le ali qualche ora dopo la loro “nascita” con un processo molto doloroso fisicamente, e gli viene data un’aureola che viene forgiata dagli Haibane più anziani. Inoltre il loro nome deriva da ciò che stavano facendo nel sogno fatto mentre erano nel bozzolo. Gli Haibane devono trovarsi un lavoro nella città, devono usare roba usata o confezionarsi da soli i vestiti con materiali usati, non possono avere denaro perché annotano tutto nei taccuini che vengono loro dati dalla comunità “Haibane Renmei”. Questa comunità veglia sugli Haibane e impartisce loro le regole che devono seguire alla lettera, come non usare il denaro, non uscire dalla città e non toccare per nessun motivo le mura che cingono la stessa città. Gli Haibane devono comportarsi bene secondo le regole perché solo così possono vivere il “Giorno del volo” (Day of Flight). Purtroppo non tutti gli Haibane possono vivere questo giorno perché alcuni sono definiti come “sin – bound”, cioè sono marchiati perché non riescono a ricordare il sogno fatto nel bozzolo e sono condannati a rimanere per sempre entro le mura della città. Questi Haibane si riconoscono perché hanno le ali macchiate di nero o totalmente nere.
La trama
Una ragazza sembra sospesa nel cielo, accanto a lei c’è un corvo che tenta di afferrarla. La ragazza, così, si rende conto che non è sospesa nel cielo ma sta cadendo e subito dopo si risveglia in uno strano luogo. Il luogo è pieno di acqua ma riesce a respirare e cerca di uscire da quel luogo così strano seguendo le voci che sente in lontananza. Nel frattempo all’esterno c’è grande fermento! Il luogo in cui si trovava la ragazza di prima è un bozzolo e ci sono delle ragazze simili ad angeli che si preparano a ricevere il nuovo arrivo. Alla fine il bozzolo si apre e la ragazza che vi era dentro si risveglia in un letto con tutte intorno le altre ragazze. Le spiegano che ora è una Haibane, che ciò che ha vissuto nel bozzolo era un sogno: è da ciò che proverrà il suo nome “Rakka” (significa cadere). Le danno come dono un’aureola e le spiegheranno che tra qualche ora le usciranno anche le ali. Infatti, nella notte, Rakka comincia a stare male, comincia a sentire forti dolori alle spalle e la sua pelle finisce con lo spaccarsi per far fuoriuscire delle grandi ali grigie!
Non aggiungo nient’altro, vi consiglio con tutto il cuore di vederlo!
Vi faccio presente che su internet troverete una traduzione approssimativa del titolo dell’anime che è “Haibane Renmei – La confederazione delle piume cineree”.
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