3 marzo 2014

Parliamo di Musica - Sisters of Mercy

Oggi riprendo a parlare di musica terminando il mio piccolo viaggio sui gruppi esponenti del dark rock. Vi parlo dei Sisters of Mercy.
I Sisters of Mercy si affacciano sul panorama musicale anni’80 divenendo un’icona del dark rock. I loro brani, insieme a quelli dei Bauhaus, sono stati quelli di maggior punta nelle discoteche dark. Era impossibile non rimanere immobili ai suoni sbarazzini e trascinanti. La band ha subìto diversi cambiamenti, l’unico membro rimasto è stato il solo cantante Andrew Eldricht insieme alla drum machine, la quale è divenuta a sua volta membro con il nome di Doktor Avalanche. I Sisters of Mercy sono stati tra i primi gruppi ad usare la drum machine, è la loro particolarità. Nonostante tutti i problemi e tutti i membri che si sono succeduti nei Sisters, la band, a partire dalla metà degli anni ‘90, non ha più pubblicato alcun album. Questo è dovuto al fatto che i Sisters si sono affermati come band indipendente, non hanno più sottoscritto alcun contratto con le major per protesta contro l’operato della casa discografica alla quale appartenevano. Nei concerti, ultimamente stanno presentando molti inediti, infatti potete trovare tra le nuove edizioni dei loro album dei live, che sono raccolte dei loro brani nuovi presentati ai live.

Dopo aver dato queste notizie, passiamo ad aspetti più importanti. I Sisters nascono come band post – punk, come il dark rock del resto. Sono molto importanti per le band a venire, nonostante siano rimasti nella nicchia dell’underground, hanno gettato le basi del Goth. La voce di Andrew è proprio la tipica voce dark maschile, cavernosa e profonda, melodica e ipnotizzante, che trascina. Come non rimanere inerti di fronte al vortice di “Temple of Love” o “More” o l’ipnotizzante “Marian”. 
I Sisters non si soffermano tanto su un solo tema, anche se ritroviamo sempre l’amore, ma ritroviamo la riflessione su se stessi come “I was wrong”. Ritroviamo temi onirici, come “Neverland”, “Lucretia, my reflection, “Alice” e tante altre. Anche se non hanno più pubblicato album, i nuovi pezzi live sono davvero unici, non solo per presentazione ma anche per il filone che i Sisters hanno sempre seguito.

Sui Sisters of Mercy purtroppo non c’è molto da dire. C’è da dire che vanno citati e non solo nel panorama dark. Vanno ascoltati e riascoltati, non sempre piacciono al primo impatto. Ascoltate i brani come quelli che ho citato, insieme a “Heartland”, “Body electric” e l’album “First and last and always”. Per i pezzi live vi consiglio la raccolta “Bootlegi”.


Qui chiudo il dark rock. La prossima volta ritornerò con il metal goth o gothic. Alla prossima!

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